Enable non fallisce le Coral Eclipse. E ora le King George dove incontrerà Sovereign, il grande vincitore dell’Irsch Derby. (video).

Nell’immagine di apertura la genealogia della cavalla e una foto poco prima della partenza.

di Paolo Allegri

La pupilla di Khalid Abdullah, la terribile femmina da NATHANIEL con uno strettissimo incrocio su SADLERS WELLS che ritorna in seconda e in terza generazione, ha vinto alla grande le Coral Eclipse a Sandown.

L’attesa era tanta per il rientro di Enable questo sabato pomeriggio nelle Coral Eclipse Stakes di gruppo 1. La premiére stagionata della laureata di Arc e Breeders’ Cup 2018 era stata ritardata da un contrattempo. La Regina del galoppo mondiale trovava sul tracciato ovale di Sandown una distanza non sua, quella dei 1990 metri. E un’avversaria come Magical, la figlia di Galileo che in America gli era arrivata a tre quarti di lunghezza. Una competitor rodata da già ben quattro impegni stagionali e dall’azione che sprigiona una falcata ampia, dunque pericolosa nel finale.
Alle 16.35, ora della corsa, con un betting orientato su Enable, giocabile a 1,60, con Magical prima alternativa a 3,40, i cavalli dopo la sfilata davanti alle tribune stazionavano intorno alle gabbie di partenza in attesa che le operazioni d’ingresso avessero inizio. Gli scatti dei fotografi erano solo per la cavalla in giubba verde con il berretto rosa. Dettori in sella sembrava molto tranquillo, l’unica preoccupazione era fronteggiare il caldo, tanto che Frankie chiedeva una bottiglietta d’acqua per dissetarsi. Il jockey italiano si aggiustava gli occhiali e, in attesa che lo starter chiamasse i cavalli all’ingresso negli stalli di partenza, scambiava qualche parola con il lad di Enable. Mentre gli altri sette concorrenti entravano uno ad uno piuttosto sollecitamente nelle gabbie, Frankie preferiva stare largo ed entrare per ultimo.
All’uscita delle gabbie, break favorevole per Hunting Horn che s’installava al comando galoppando a buon ritmo, Enable era seconda all’esterno avendo di dentro Magical, in quarta posizione prendeva posto Telecaster. Sul rettilineo di fronte, Dettori portava la favorita alla sella del leader, con Moore che con Magical cercava traiettorie esterne, in quarta posizione flottava Zabel Prince nei confronti di Telecaster.
La dirittura d’arrivo: a tre furlong dalla conclusione, Frankie chiamava all’allungo Enable con Moore che non perdeva il contatto e intensificava le frazioni di Magical mentre Hunting Horn aveva esaurito lo slancio, in quota era ancora Regal Reality con Danceteria a contatto. Con il passare dei metri la lotta per la vittoria si restringeva ad un match tra i due più attesi, con la campionessa montata da Frankie che prima guadagnava una lunghezza tonda allugandosi alla corda. Moore non si dava per battuto e negli ultimi cento metri di gara tentava di riorganizzare un attacco ma sotto la spinta delle braccia di Frankie, ecco ancora una stupenda Enable in grado di ribattere colpo su colpo e tenere a tre quarti di lunghezza la figlia di Galileo.
Dietro Regal Reality vinceva la corsa degli altri, quella per il terzo posto, con Danceteria al quarto. Giusta l’esultanza di Frankie sul traguardo e subito dopo capace con una pacca di esprimere tutta la sua gratitudine per l’impresa di un’autentica fuoriclasse che sul tappeto veloce di Sandown ha ancora una volta dato un saggio di classe: al rientro ha dimostrato di essere subito all’altezza della situazione, dimostrando che anche se gli anni passano la sua capacità di galoppare su coordinate eccelse è ancora intatta. Sarà ancora la Regina in verde e rosa a far battere i cuori degli appassionati del turf mondiale da qui a quell’ottobre tra le quinte rosseggianti del Bois. Per scrivere la storia, anzi la leggenda. Quella della cavalla imbattibile.

Il video della corsa
Il video della corsa

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Da 1 a 81. Dado Lucheschi non ha mai smesso di montare a cavallo. Auguri dalla redazione di Chavalier.net

Nella foto di apertura Dado Lucheschi con la moglie Katherine Lucheschi

di Claudio Gobbi

Auguri Dado Lucheschi! Persona gentile, disponibile, che ha da sempre la passione per i cavalli nel sangue. Auguri per i tuoi 81 anni dei quali 80, da quanto il tuo papà Stanislao ti ha messo a cavallo, non hai mai smesso di amare quel nostro amatissimo compagno di vita, per te inseparabile che è il cavallo. Auguri da noi di Chavalier.net e da me in particolare.

 

Nelle foto “Dado” cavaliere

Royal Ascot 2019: tutte le corse. Un video da non perdere e collezionare.

a cura di Santorre di Santarosa per Chavalier.net

Lanfranco Dettori. Ecco le 4 vittorie di ieri a Royal Ascot. (tutti i video).

Nella foto di apertura Dettori con Gosden

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Il cavallo nella filatelia. L’esempio della Tunisia e dei mille francobolli dedicati alle razze arabe.

LA FILATELIA TUNISINA CELEBRA IL CAVALLO

di Gabriella Incisa di Camerana

In Tunisia, il cavallo è presente anche nelle emissioni filateliche. Un’insolita collezione di francobolli che diventa un approfondimento e un arricchimento culturale a cominciare da quest’ultima serie, emessa il 22 maggio, dedicata agli animali autoctoni minacciati di estinzione, tra cui figura il pony di Mogods.

Originario del nord-ovest della Tunisia, questo cavallo si distingue per la sua piccola taglia. In questo ambiente dove ogni sentiero è una scuola di difficoltà, il pony di Mogods ha sviluppato un’agilità prodigiosa, unita a un carattere calmo ed energico. Robusto, elegante, frugale, ben adattato alla montagna ed alle sue risorse, così come alle difficoltà generate dagli spostamenti e dalla tipologia del materiale trasportato a basto, questo cavallo è docile e ubbidiente.

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La grafica di questa carta-valore è l’opera della pittrice tunisina Leila ALLAGUI, che ha vinto per ben quindici volte il primo premio nei concorsi indetti dalle Poste per la realizzazione dei francobolli.

2.JPGNel  I959, in una Tunisia ormai  indipendente, il Ministero delle Comunicazioni dedica un francobollo al  «Cavaliere Tunisino» disegnato da Yahia TURKI. Per la prima volta, un equino appare nel patrimonio filatelico di questo paese del Maghreb, in cui il primo francobollo è stato emesso il 1 luglio 1888. Dieci anni dopo, il tema del cavallo ritorna nella serie dedicata alla fauna tunisina. L’Equus Caballus è opera di Jalel BEN ABDALLAH.

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Nel 1975, Hatem EL MEKKI firma un esemplare filatelico per la serie dedicata all’«Artigianato e i suoi prodotti». Per colori ed espressività, questo francobollo ricorda molto la tecnica pittorica su vetro, di origine turca, impiegata per realizzare quei piccoli quadretti che ancor oggi si possono reperire nei negozietti della varie medine.

Per la serie «Calligrafia, Arte e Tradizioni», emessa nel 1978, è ancora lo stesso artista che crea questo inusuale cavaliere dello Zlass, la regione centrale della Tunisia famosa per i suoi spericolati cavalieri della Fantasia, simulazione dell´azione militare tradizionale. Una delle manifestazioni equestri tra le più apprezzate di tutti il Maghreb. La particolarità è data, inoltre, dall’integrazione della complessa calligrafia araba nel contesto pittorico generale.

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Nel 1992 una serie di francobolli viene dedicata ai Mosaici Tunisini. La Tunisia possiede infatti la collezione di mosaici più ricca al mondo. Sicuramente il sottosuolo ci riserva ancora altre sorprese riguardo a questo indubbio patrimonio artistico. Ma ciò che finora è stato portato alla luce rappresenta già un tesoro di straordinaria ricchezza, che contribuisce al prestigio dei diversi musei tunisini che li espongono al pubblico: Bardo, Sousse, El Jem e Sfax. Un´attenta analisi di queste pitture su pietra permette sia di studiare l´evoluzione dei temi principali e dello stile di questi pavimenti sia di comprendere maggiormente le implicazioni semantiche dei soggetti rappresentati. Il mosaico dedicato ai cavalli delle corse con le quadrighe, riprodotto in questo francobollo, era stato utilizzato per decorare il caldarium, la stanza per i bagni caldi, di terme private costruite verso tra la fine del IV° sec. d.C. e l’inizio del V° sec. d.C. a Hippo-Diarrythus, l’attuale Bizerta nel nord della Tunisia.

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Ma la più completa e interessante emissione di serie ordinaria è quella di quattro francobolli dal titolo « I cavalli », che chiude il programma filatelico del Ministero delle Comunicazioni Tunisino per il 1997. Questa serie limitata è  interamente dedicata agli equini tunisini di razza berbera, arabo-berbera, araba orientale e araba occidentale. La realizzazione grafica è affidata a tre artisti di calibro:Yosr BEN HLOUA, Sadok BEN YACOUB e Yosr JAMOUSSI .

Il cavallo berbero costituisce la razza veramente autoctona del Maghreb. Rustico, resistente ma dal temperamento dolce e calmo, è il cavallo ideale per gli sport equestri, soprattutto l’Endurance. L’arabo berbero, che è l’incrocio tra il purosangue arabo e il berbero, presenta delle caratteristiche intermedie  a quelle delle razze da cui trae origine. Un incrocio praticato dagli allevatori che cercano di migliorare le attitudini da corsa e di eleganza dei loro prodotti.   Uno   Stud   Book per recensire e controllare i soggetti sia di razza berbera che arabo-berbera

è stato istituito dalla F.N.A.R.C., Fondazione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine con sede a Sidi Thabet a venti chilometri a nord di Tunisi.

Il   purosangue  arabo è invece presente in Tunisia dal medioevo, ma è solo dalla fine dell’Ottocento che il suo allevamento è stato oggetto di un interesse privato e di un inquadramento amministrativo tra i più importanti del mondo. Grazie alla selezione che dal deserto ha portato questa cavallo a diventare un fuoriclasse delle piste da galoppo, due modelli differenti sono apparsi all’interno diella razza: “l’orientale”  che corrisponde al purosangue arabo originale, fine, bello e meglio equilibrato nelle sue forme e “l’occidentale” di più grande taglia e migliore velocista in pista. Il cavallo purosangue arabo di linea tunisina costituisce oggi  la percentuale quasi totale dei soggetti  presenti negli ippodromi locali  e riesce anche ad imporsi in quelli internazionali, nelle corse riservate a questa razza.

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E per finire, in omaggio al turismo sahariano, è l’artista Ali FAKHET, pittore, scenografo e desiger che celebra nel 2002 la Fantasià come simbolo della tradizione equestre di tutto il Magherb. Questa sorta di simulazione di attacchi militari è ancora oggi presente nelle cerimonie e nelle feste più importanti, la M’daouri, sorta di volteggio acrobatico, e la M’chef ovvero la corsa sfrenata con i cavalli bardati da preziosi finimenti che simulano una carica di cavalleria la cui apoteosi è il tiro coordinato di una raffica di armi da fuoco.

Pittori orientalisti dell’ottocento come Delacroix, Fromentin e Fortuny o il romanzo gotico Vathek, sulla vita del Califfo Al-Wathiq, dello scrittore francese Mercier di cui Lord Byron era un fervente ammiratore, hanno reso immortale la Fantasià.

Le colonie del Maghreb, da sempre, avevano permesso alla cavalleria francese una rimonta di cavalli sobri, agili e resistenti. Questo in quantità notevole nonché ad un prezzo irrisorio. Non dimentichiamoci che la Cavalleria d’Africa aveva offerto alla Francia l’ultima vittoria della grande guerra: Uskub, il 29 settembre 1918. In questa occasione la cavalleria leggera aveva potuto contare sul migliore cavallo da sella ad uso bellico. Grazie anche alla tattica, alla strategia e alla competenza del comandante in capo Franchet d’Espéry, nativo dell’Algeria, e il generale di Brigat Jouinot-Gambetta. A quest’ultimo Beudant, celebre maestro di equitazione, dedicò la sua opera « Équitation d’extérieure et Haute École » frutto della sua esperienza in terra nordafricana grazie al suo stallone berbero di nome Mabrouk.

Il polo al CSIO di Piazza di Siena. Primi match a Villa Borghese.

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Redazione JJcdiH

Domani sera mercoledì 22 sono in programma le finali, con inizio alle ore 20.

Nonostante il cielo inclemente, con tanta pioggia, subito grande spettacolo al Galoppatoio con l’Italia Polo Challenge-Molinari Cup, quadrangolare internazionale di polo con la partecipazione di quotati giocatori sudamericani. Il più atteso di tutti, il brasiliano Olao Novaes (ora 6 gol di handicap, ma in passato anche 8), è stato protagonista della partita di apertura, andando a segno tre volte in modo anche spettacolare, ma le sue prodezze non sono bastate al Palazzo Naiadi Polo Team per imporsi a I Profumi del Marmo Polo Team, alla fine vincitore per 7-6 (una doppietta per Francesco Scardaccione).

Nell’altra partita della prima giornata, il derby tra i fratelli argentini Menendez è stato vinto da Francisco conU.S. Polo Assn. Polo Team, che l’ha spuntata per 6-5 su Molinari Polo Team, la squadra di Eduardo. Anche qui gara incertissima e avvincente fino all’ultimo chukker, con Stefano Giansanti, patron dell’ASD La Castelluccia, che ha firmato una doppietta tra i vincitori.

Gian Marco Centinaio informati. Così il cavallo aiuta che è affetto da autismo

In un video di #GabriellaIncisdiCamerana una grande dimostrazione dei benefici che apporta il rapporto con il cavallo anche bambini affetti da autismo.

https://youtu.be/cHKYoQUmz2o

Maia: s’aprono gli imponenti cancelli, si alza il sipario🏇È subito spettacolo. E ci sono altri 5 milioni sulle corse!

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Nella foto un momento della conferenza stampa di presentazione della stagione ippica meranese. Con Giovanni Martone (il terzo da sinistra) a fare gli onori di casa.

di Giorgio Bergamaschi

Merano si veste di fiori e di fascino, annuncia la sua marcia trionfale al galoppo e promette spettacolo, successo e struggenti emozioni. Giovedì la conferenza stampa per presentare il 2019 che salta e galoppa, venerdì mattina la prima dichiarazione dei partenti delle stagioni targate 2019. Per Maia, stanziamenti per 5 milioni di euro

Glamour & Fashion vissuti con buon aplomb, ma anche quel divertissement alla… francese che meglio di quanto accade Oltremanica, per noi continentali riunisce il concetto di happening inteso sì come divertimento, ma anche come “coscienza culturale” del divertimento stesso… Ecco, sparato subito con tanta nonchalance, il contenuto frizzante della conferenza stampa di giovedì, tenuta in uno dei saloni della tribuna peso di Maia.

Un “giro di boa” fondamentale, sia culturale che politico

Paul Rősch, sindaco della città-giardino, ha fatto gli onori di casa magnificando il gioiello di Merano (Maia, ça va sans dire) per il quale finalmente ha iniziato a splendere il sole di una nuova era, che vede – pur non ancora definito nei dettagli – il trend Comune di Merano – Provincia autonoma di Bolzano, in predicato di… condividere la proprietà dell’importante “polmone verde” che si lancia (giunto al settimo anno della gestione di Casa Martone) a far da vettore all’intera ippica nazionale. Impiegando, appunto all’insegna del migliore fra gli happening, un pas de dance completamente nuovo, per gli sport del cavallo che saltano e galoppano su e giù per lo stivale, “emulsionando sapientemente il succo entusiasta “ che scaturisce dal tavolo di lavoro permanente (Merano Galoppo) con le esigenze ippiche raccordate con quelle del turismo locale. A questi fattori, poi, si aggiungono i risultati delle esperienze che il responsabile dei rapporti internazionali (Mario Pirone) di Maia ha tessuto e sta tessendo, per fare sempre più di Merano una “anticamera dell’Europa” per chi sale dalla penisola per andare Oltrebrennero, così come il “salotto buono” dell’Italia, per chi vi arriva scendendo dai vari Paesi della Ue, ma non solo.

Madeleine Strohmer, assessore allo sport, turismo e spettacolo, ha dimostrato un bel tratto nel definire l’importanza del “veicolo-Maia” nell’ingranaggio complesso e soddisfacente che vede finalmente la politica convinta della grande valenza di Maia, definendola tout court compagna di viaggio di Merano 2000, delle importanti (di valenza mondiale) Settimane musicali, delle Terme e dei Giardini di Castel Trauttmannsdorff. Un bel riconoscimento, non c’è che dire… se solo pensiamo a come la politica locale un tempo si defilava da questo gioiello che appartiene a tutti. E lo si è ulteriormente compreso, quando per bocca di ogni relatore la sintesi estetica è stata sostanzialmente questa: fra le realtà di Merano non ve n’è una che sia sottotono, per dirla con le parole di Alcide Degasperi, in… ginocchio rispetto alle altre. Perché l’operatività non solo fra uomini ma anche fra settori diversi deve essere fatta fra persone (settori) che stanno ritte in piedi guardandosi negli occhi e dandosi la mano. Una lezione comportamentale, operativa e sociale, che oggi a Merano vede le programmazioni, gli interventi e la cura attenta e premurosa riservata ad ogni aspetto significativo della città senza climi di simpatia e/o privilegio: tutte le componenti sono curate con pari diritti, opportunità e dignità… insomma, quasi un “manifesto liberale del turismo e delle di prestigio” della città un tempo cara agli Arciduchi della Hofburg (come anche allo Zar di Russia Nicola II°) ed oggi non solo alle romantiche Frauen d’Oltralpe ma anche a portafogli turistici sempre più richiamati da questa Merano new style da tutti i continenti del Globo.

Dati e cifre confortanti, con investimenti previsti per circa 5 milioni di euro

Nerio Zaccaria, l’assessore che gestisce le risorse economico-finanziarie della città del Passirio, non ha mancato di sottolineare il buon esito dell’ex senatore Karl Zeller, capace di sbloccare finalmente quei 3,5 milioni di euro fermi (quasi) da una vita nella capitale, e destinati a portare nuova linfa a Merano ed al suo ippodromo, ma l’amministrazione civica va ben più in là, portando a 5 i milioni di euro riservati agli interventi di diverso genere. Un milione di euro sarà destinato al rifacimento della pista di training all-wheater, 400.000 euro per l’impianto di illuminazione (marginale) ed altri 300.000 per la ristrutturazione dell’impianto di irrigazione, decisamente vetusto. Altri 500.000 euro saranno impegnati per la sostituzione ed il potenziamento dell’impianto della regia televisiva e di quello audio. Poi, un altro milione abbondante di euro viene destinato alla realizzazione di un progetto di massima per il recupero funzionale dell’ultimo piano della tribuna grande, così come per la realizzazione di una veranda esterna, nelle zone del bar (presso il tondino) dell’ampliamento del ristorante. Inoltre, un altro mezzo milione di euro sarà destinato alle migliorìe di Borgo Andreina.

Gianni Martone, deus ex machina di Merano Galoppo

E il presidente? Beh, Gianni Martone, more solito, ha lasciato che fossero i fatti a parlare, e naturalmente le autorità intervenute a… definire l’evoluzione di Maia. Martone ha promesso sostanzialmente una cosa: “Il settimo anno, quello che è considerato una sorta di… capolinea nei rapporti e nei matrimoni, noi lo viviamo con spirito e dinamiche decisamente d’avanguardia… Sì, perché intendiamo bruciare ogni record precedente. E affronteremo le nostre stagioni proponendo dei meeting molto riuniti e di bello spessore, riempiendo la fase intermedia (quella della pausa di luglio), con una suite di concerti e di altre attrazioni, di cui si parlerà a lungo, e non solo qui, lungo le sponde del Passirio oppure sulle nostre straordinarie promenade…”.

Insomma, il sagace ragazzo salito a Merano dalla sua Napoli per fare il militare sta dimostrando agli altoatesini ed all’Italia ippica cosa significa avere un progetto cullato col cuore, provare insomma amore per qualcosa e cesellarne il sentimento con pianificazione e risultati da conseguire, senza cercare scorciatoie o semplificazioni.

Merano è fiera dell’intraprendenza imprenditoriale di Gianni Martone. E chi scrive lancia un pensiero lassù, dove certamente don Peppe, il padre del presidente di Merano Galoppo, non manca di seguire il suo “guagliò” con la tenera severità che gli usava un tempo, per farlo diventare l’uomo capace di produrre, costruire e mediare, soprattutto capace di mettere d’accordo tutti: “Perché gli obiettivi devono essere il punto culminante di progetti attenti. E per fare questo c’è bisogno di armonia e di accordo, di passione, di cuore sposato all’intelligenza. Tutti fattori che all’interno di Merano Galoppo sono operativi da 7 anni ed anche i tavoli che contano sono sulla nostra stessa lunghezza d’onda. Il progetto si chiama “Merano” ed al traguardo di questa… corsa, in questa staffetta tra diverse componenti delle realtà meranesi, dobbiamo arrivarci avendo impegnato le risorse migliori e il medesimo coefficiente energetico”.

Italia Polo Challenge 🏇MOLINARI CUP. E’ grande polo.

ITALIA POLO CHALLENGE – MOLINARI CUP:

PARTITO IL COUNT DOWN

II Polo, nella sua formula Arena Polo (squadre di tre giocatori), entra a far parte del programma di Piazza di Siena. Non più, come in passato, una sola partita di esibizione durante il concorso ma bensì un vero e proprio torneo: l’Italia Polo Challenge – Molinari Cup. Il Torneo, organizzato dalla FISE in collaborazione con la ASD Polo Castelluccia si annuncia spettacolare e di alto tasso tecnico sia per la presenza di veri fuoriclasse, argentini e non solo, sia per la sua qualifica dei 10 goal di handicap. Quattro i Polo Team – MolinariPalazzo NaiadiU.S. Polo Assn.I Profumi del Marmo – in gara da lunedì 20 a mercoledì 22 maggio con due match al giorno, uno al tramonto e una sotto la luce dei riflettori, disputati al Galoppatoio di Villa Borghese. Ogni sera ingresso gratuito nelle tribune sino ad esaurimento posti.
Oggi, primo atto ufficiale dell’Italia Polo Challenge – Molinari Cup con il cocktail di presentazione, affollato e molto ‘glam’ organizzato  nello splendido roof del Palazzo Naiadi – The Dedica Anthology, a Piazza della Repubblica.
Vista mozzafiato a 360 gradi sulla città eterna, musica, ‘battesimo della stecca’ per gli ospiti, eccellenze di ‘food & beverage’ curate dalla chef Nico Sinisgalli e il suo team, la mostra ‘Polo Game’ dell’artista Gabriela Herma per La Dame Art Gallery e le attese prime anticipazioni sul programma.

“La formazione delle squadre è ormai conclusa – hanno svelato con grande entusiasmo gli organizzatori,Patricio Rattagan e Therence Cusmano – e registriamo con grande il piacere la presenza a Roma di alcuni giocatori di grandissimo spessore che assicureranno particolare spettacolarità all’evento. Top tra tutti il brasilianoO’lao Novales (già 8 goal di handicap) punto di forza di squadre importanti nei più prestigiosi tornei del mondo, compreso il mitico Avierto di Buenos Aires, e i fratelli argentini Eduardo Francesco Menendez.


Quattro i Polo Team che scenderanno in campo (MolinariPalazzo NaiadiU.S. Polo Assn.I Profumi del Marmo) per la tre giorni di torneo che prende il via nell’affascinante location del Galoppatoio di Villa Borghese lunedì 20 maggio. Due partite al giorno con inizio alle 20.30 e ingresso gratuito sulle tribune per il pubblico.

Sin dalla prima serata oltre al grande sport, subito spazio al contorno glamour del Polo con la cena inaugurale con Asado Dinner Argentino. La Terrazza Molinari, affacciata a bordo campo è pronta ad ospitare ogni sera eventi e ospiti appassionati. La serata di chiusura, firmata da Ilaria de Grenet, è quella che promette maggiori sorprese per gli oltre quattrocento ospiti che arriveranno per le finali. Per loro, a seguire, un esclusivo standing dinner e live music.

Momento di grande attenzione in pieno centro cittadino domenica prossima, 19 maggio, per i protagonisti dell’Italia Polo Challenge – Molinari Cup. I giocatori a cavallo, preceduti dalla esibizione della Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri, saranno protagonisti (h. 18.00) di una sfilata a cavallo a Via Condotti.

Molinari, storica azienda italiana leader nel mercato dei liquori dolci, è sinonimo di Sambuca e di Made in Italynel mondo, un’icona della socialità italiana riconosciuta ed amata in tutto il mondo, la sambuca più bevuta da oltre 70 anni grazie al suo gusto unico e alla sua personalità. Tante le modalità di consumo, dalla tradizionale correzione del caffè, liscia, con ghiaccio o meglio già ghiacciata, fino alle sorprendenti e piacevoli nuove proposte in miscelazione. Il gusto forte ma allo stesso tempo dolce di Molinari fa sì che possa essere mixata con altri ingredienti per creare cocktail originali, freschi e gustosi. Molinari si propone di creare un legame con l’affascinante gioco del Polo i cui valori quali la lealtà, il gioco di squadra e la personalità sono anche i valori storicamente legati alla marca, entrando così in contatto con la parte più selezionata del nostro target, in momenti di elevato divertimento e coinvolgimento sportivo.

Italia Polo Challenge è una manifestazione internazionale che si sviluppa intorno all’organizzazione di più tornei di Polo ospitati nelle più belle ed esclusive località e manifestazioni sportive Italiane. Nato dall’idea di due amici

– Patricio Rattagan Therence Cusmano appassionati giocatori di Polo, Soci entrambi dell’Associazione Sportiva Polo Castelluccia di Roma, campione d’Italia di questo sport dal 2016 – Italia Polo Challenge ha lo scopo di far avvicinare e far conoscere l’affascinante gioco del Polo ad una sempre più vasta platea, come sta avvenendo nel resto del mondo.

Kentucky Derby. Ultime quote e la app che vi dice tutto sulla grande corsa del 5 maggio.

Redazione JJcdiH

Proseguiamo sul blog con le info sul Kentucky Derby, l’avvenimento ippico più importante del pianeta. In particolare vi diamo info sull’app che Keeneland ha costruito per gli appassionati, con tutte le informazioni:

LA APP Keeneland Race Day il link per scaricarla lo trovate qui

  • lo shop
  • le corse della giornata
  • le quote delle varie agenzie
  • le analisi degli handicappers
  • le mappe dei siti di Kennelad con una grafica fantastica

IL VIDEO

http://superscreener.pages.ontraport.net/How-to-Bet-Kentucky-Derby-2019-video